Cantina


Fare vino per noi è una forma d’arte e come l’arte non si può limitare alla tecnica che c’è dietro la sua preparazione. C’è rigore, c’è studio, c’è esecuzione, ma il vino va oltre. Il vino è anche emozione, imprevedibilità, un miscuglio misterioso di composti,  che ogni anno è diverso, imprevisto e seducente come un nuovo incontro.  Prima germogli, poi lunghi tralci che via via si fanno legnosi, poi ancora delle piccole bacche verdi che in estate, quasi per miracolo, si tingono dei colori che scaldano il cuore.E poi polvere, sudore, gocce di mosto e macchie sui vestiti, l’uva sparisce nei meandri delle cantine: non la vedremo più, ne uscirà solo l’essenza che tanti piccoli lieviti strapperanno dalla materia del frutto e renderanno vino in un concerto pieno di magia. E poi il tempo, il “quando”, lo accompagna fino alla bottiglia: sono i ritmi, le pause, le evoluzioni a determinare cosa ne sarà di quel liquido fino al giorno in cui finirà in un bicchiere.

Per seguire tutto questo c’è una sola parola chiave da seguire: DIPENDE.  Le regole ci sono, ci sono le prassi, le nozioni, le tecniche, ma non si può mai dare niente per scontato, mai ripetersi, mai cadere nel pericolo di usare le stesse soluzioni ogni anno, le stesse tecniche, le stesse prassi  vogliamo produrre ogni anno vini che siano autentici, senza sovrastrutture, complessi ma allo stesso tempo comprensibili e dalla grande bevibilità.

Il rigore che usiamo in vigna prosegue in cantina, cerchiamo di rispettare al massimo le uve dei singoli vigneti con pigiature soffici o nulle, rimontaggi delicati ed estrazioni leggere privilegiando l’integrità del frutto e l’espressione delle singole parcelle durante le fermentazioni gli affinamenti proseguono in acciaio, cemento o in barrique di rovere francese a media o leggera tostatura secondo la destinazione finale e i nostri obbiettivi enologici. il nostro staff è sempre seguito dall’occhio ( e dal naso) esperto di Paolo Caciorgnia, Enologo consulente ed amico che collabora con l’azienda da molti anni.